Famiglie |
Funzione |
Sottotipi e funzioni |
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Abrasivo |
Favorisce la rimozione di diversi tipi di sporco da varie superfici attraverso l'azione meccanica, ad es. sporco su piastrelle di cucina/bagno, residui alimentari bruciati sui piani cottura, ecc. |
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Sorgenti di alcalinità |
Aumenta l'alcalinità del prodotto per favorire lo scioglimento dello sporco. |
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Agglomeranti |
Sostanze che vengono aggiunte per fornire proprietà adesive in modo che gli ingredienti solidi si attacchino gli uni agli altri, come nel caso delle compresse. |
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Precursori di sbianca |
Reagisce nel lavaggio formando lo sbiancante. |
Attivatori di sbianca: aumenta le prestazioni della componente sbiancante di un detergente rendendolo efficace anche a temperature più basse. Catalizzatori sbiancanti: aumenta le prestazioni della componente sbiancante di un detergente rendendolo efficace anche a temperature più basse. |
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Builders |
Riduce l'effetto della durezza dell'acqua rimuovendo gli ioni di calcio e magnesio e aumenta l'efficacia del detergente. |
Fosfati: l’STPP è stato utilizzato come ingrediente inorganico di tipo sequestrante. Al giorno d’oggi è stato però quasi completamente eliminato modificando la formula dei prodotti, a causa delle limitazioni imposte alla quantità di fosfati contenuti nei detergenti per bucato e nei prodotti per lavastoviglie destinati al largo consumo. "Sequestrare" significa formare un complesso stabile con gli ioni in modo che questi ultimi non siano più in condizione di reagire. L’STPP appartiene alla categoria chimica dei fosfati. L’STPP rimuove per sequestro dall'acqua di lavaggio gli ioni che ne determinano la durezza (calcio, magnesio). Policarbossilati: i policarbossilati (PAA) sono polimeri solubili in acqua che hanno un'elevata capacità di assorbire i cationi bivalenti come Ca2+ e Mg2+dalle superfici solide Citrati: il citrato di sodio è usato come “builder decalcificante” in prodotti per bucato privi di fosfati, detergenti per superfici dure, prodotti detergenti per piatti a mano e per lavastoviglie. Silicati alcalini: il silicato di sodio può essere utilizzato come inibitore della corrosione nei prodotti per bucato e lavastoviglie. Protegge dalla corrosione le superfici interne metalliche e smaltate delle macchine. Carbonato di sodio: la soda (carbonato di sodio o Na2CO3) migliora le prestazioni di pulizia aumentando il pH della soluzione di lavaggio. La soda "costruisce" inoltre la soluzione di lavaggio rimuovendo la durezza dell'acqua, che precipita sotto forma di calcio insolubile e sali di magnesio. |
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Inerti |
Aggiunti per aumentare il volume di un prodotto attraverso la diluizione, in modo che possa essere utilizzato nella concentrazione corretta. |
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Coloranti |
Ingredienti in grado di colorare il prodotto. |
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Inibitori della corrosione |
Aggiunto per prevenire la corrosione. |
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Enzimi |
Gli enzimi sono catalizzatori che aumentano la velocità delle reazioni chimiche, come ad esempio i processi di digestione e crescita. Nell'industria dei detergenti, gli enzimi commerciali vengono utilizzati per garantire un maggiore grado di rimozione delle macchie, il bianco splendente, la cura dei tessuti e dei colori e le prestazioni di pulizia complessive. |
Protease: le proteasi degradano le macchie contenenti proteine (erba, sangue, uova, carne macinata e altro), garantendone così la rimozione e assicurando una pulizia profonda. Amilase: le amilasi degradano le macchie contenenti amido (pasta, patate, alimenti per bambini e altro), garantendone così la rimozione e assicurando una pulizia profonda. Lipase: le lipasi degradano le macchie contenenti grasso (burro, olio, sebo umano e altro), garantendone così la rimozione e assicurando una pulizia profonda. Cellulase: le cellulasi migliorano la pulizia complessiva riducendo la rideposizione dello sporco particellare, come fuliggine, argilla e ruggine, sui tessuti di cotone. Le cellulasi assicurano inoltre la cura dei tessuti e dei colori. Mannanase: le mannanasi degradano le macchie contenenti mannano (salsa, cioccolato, gelato, dentifricio e altri), garantendone così la rimozione e assicurando una pulizia profonda. |
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Profumazioni |
Conferisce al prodotto un profumo gradevole nella confezione e durante l'uso. |
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Idrotropi |
Aumenta la solubilità delle sostanze detergenti. |
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Agenti ossidanti (sbiancanti) |
Nei detergenti le macchie vengono rimosse per ossidazione (sbiancamento). |
Agenti sbiancanti a base di ossigeno: un agente sbiancante a base di ossigeno come il percarbonato di sodio viene utilizzato nei prodotti per bucato e di pulizia per rimuovere le macchie colorate e gli odori sgradevoli. Durante il lavaggio, il percarbonato si consuma, genera perossido, e rimane il carbonato. Agenti sbiancanti a base di cloro: l'ipoclorito di sodio è più comunemente conosciuto come candeggina al cloro. Durante l'uso si decompone formando acqua e cloruro di sodio; quest'ultimo è comunemente conosciuto come sale da cucina. |
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Conservanti |
Protegge i prodotti dalla proliferazione microbica e dal deterioramento. I conservanti sono necessari per prevenire i danni causati da microrganismi e per proteggere il prodotto da contaminazioni accidentali da parte del consumatore durante il suo utilizzo. |
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Sequestranti |
Impedisce agli ioni metallici liberi di provocare effetti negativi sulle prestazioni, l'aspetto o la stabilità del prodotto, reagendo con essi. |
Fosfonati: Sono chelanti organici di tipo sequestrante. "Chelare" significa formare un complesso stabile con gli ioni in modo che questi ultimi non siano più in condizioni di reagire. Rimuovono gli ioni metallici dall'acqua di lavaggio per chelazione, per impedire loro di interferire con altri processi. |
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Solventi |
Utilizzato per sciogliere altri ingredienti |
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Tensioattivi |
Utilizzato per modificare la tensione superficiale dell'acqua per facilitare la pulizia, bagnare le superfici, creare la schiuma ed emulsionare (sospensione uniforme di un liquido all'interno di un altro). |
Tensioattivi anionici: questi tensioattivi sono particolarmente efficaci nella pulizia dello sporco oleoso e nelle sospensioni di sporco olio/argilla. Tensioattivi non ionici: questi tensioattivi non hanno carica elettrica, il che li rende resistenti alla deattivazione della durezza dell'acqua. Sono eccellenti sgrassatori e vengono utilizzati nei prodotti per lavanderia, nei pulitori per la casa e nei detersivi liquidi per piatti a mano. Tensioattivi cationici: negli ammorbidenti per tessuti e nei detergenti con ammorbidente incorporato, i tensioattivi cationici garantiscono la morbidezza. Il loro uso principale nei prodotti per bucato è quello di ammorbidenti per tessuti da aggiungere in fase di risciacquo, come l’esterquat, uno dei tensioattivi cationici più utilizzati negli ammorbidenti. Nei detergenti per la casa e per il bagno, i tensioattivi cationici determinano, nelle condizioni opportune, proprietà disinfettanti/sanitizzanti. Tensioattivi anfoteri: questi tensioattivi sono molto blandi, il che li rende particolarmente adatti per l'uso nella cura della persona e nei prodotti di pulizia per la casa. Possono essere anionici (caricati negativamente), cationici (caricati positivamente) o non ionici (privi di carica) in soluzione, a seconda dell'acidità o della soluzione. Saponi: questi sali di acidi grassi sono più comunemente conosciuti come "saponi". Possono essere aggiunti al prodotto sotto forma di acidi grassi; nella matrice del prodotto si formeranno i sali. I saponi sono tensioattivi comunemente utilizzati nei prodotti per bucato e di pulizia. |
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Agenti di controllo della viscosità |
Controlla la viscosità del prodotto. |
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Acqua |
Utilizzato per sciogliere altri ingredienti. |
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regolatori di pH |
Aggiunto per controllare l'acidità/alcalinità dei prodotti. Nota: il pH è una misura dell'acidità o della basicità di una soluzione. L'acqua pura ha un pH intorno a 7, o pH neutro. Le soluzioni acide hanno un pH inferiore a 7 (ad es. cola: pH = 2,5). I prodotti alcalini hanno un pH superiore a 7 (ad es. sturascarichi: pH = 14). I detergenti acidi sono efficaci nella rimozione del calcare e delle macchie di ruggine. I detergenti alcalini rimuovono le macchie grasse. |